Saludos pausinianos de Costa Rica y el mundo!
y bueno esto nos es noticia nueva, que Laura habia sacado un libro, pero la pregunta que todos nos haciamos era...QUE TENIA ESE LIBRO ( que pienso tener algun dia que pueda...)
pues luego de mucha busqueda...hay un lugar donde comprarlo y ademas donde trae una sinopsis de lo que viene dentro del libro:
-""San Siro, 2 giugno. Settantamila persone che hanno cantato, con forza, gioia, emozione, accompagnandoci dal primo all'ultimo minuto, fradici, felici, unici. Credo che non dimenticherò mai nulla di tutto questo. Come mi capita spesso in momenti come questo, di adrenalina pura, vorrei andare a casa di ognuno di loro, e ad ognuno di loro dare un bacio. Mi capita davvero di provare un desiderio tortissimo di fissare i miei occhi nei loro. Di vedere chi sono queste persone che hanno avuto la voglia di passare il loro tempo con me. E ieri sera di voglia ce ne voleva tanta. Mai s'era vista tanta acqua in quello stadio. Sono stati 'rock' fino all'ultima nota e spero che lo stesso stato d'animo li abbia accompagnati fino alla fine della serata, perché dopo così tanta fatica e sudore e stanchezza, spero siano corsi nelle loro case a fare l'amore. Lo auguro sempre dopo i miei concerti, a tutti."
Non fare quello che ti dicono. Fai quello che sei. Io canto.” Laura Pasini si racconta: il 2006 è un anno particolare per la cantante italiana. Reduce da una lunga tournè negli Stati Uniti, a Parigi, in ottobre, decide di staccare un attimo con i concerti e la vita del palco. Ma il palco è la sua vita e le manca troppo. A Siena, in occasione del concerto di Capodanno, la Pausini è già di nuovo impegnata nel progetto del maxi concerto nello stadio milanese di San Siro per la primavera successiva. E in questo libro ricco di parole, fotografie e messaggi, racconta le tappe di avvicinamento a quell’evento cruciale della sua carriera.
“Non amo i bilanci… non mi fermo mai” – scrive – e, mentre in volo torna da Los Angeles, decide di pubblicare il nuovo album di cover “Io canto”, una sfida nuova e affascinante perché “ci vogliono passione e carattere per decidere di registrare un album di canzoni che non hai scritto tu”. In questo libro-diario la cantante romagnola non parla solo del lavoro, si lascia andare ai ricordi di famiglia, racconta la morte della nonna che rappresenta un nuovo impegno, una nuova urgenza interiore da portare avanti. Poi la preparazione del concertone di Milano torna a prendere il sopravvento su tutto. Il 16 maggio 2007 è il suo trentatreesimo compleanno e lei lo trascorre a fare le prove musicali per lo show. C’è un clima di tensione perché al 2 giugno, la data del concerto di Milano, manca poco e Laura con la sua band vuole dimostrare a tutti che le piace da morire quello che fa e come lo fa. Un vero stress che la costringe a lottare contro la sua natura: “sto facendo ginnastica quattro volte alla settimana – scrive – ma non amo fare ginnastica, sono del Toro, sono pigra”. Inarrestabile Laura: dopo aver vinto un altro Grammy, dopo un tour per il mondo che l’ha consacrata per l’ennesima volta regina della musica internazionale, dopo visite nei vari paesi del mondo, eccola ancora pronta per il concerto evento a San Siro. Uno stadio nel quale di solito giocano e suonano solo gli uomini. Un pratone e degli spalti in cemento dove solo cantanti maschi e molto “rock”, come Vasco e Ligabue, hanno osato proporsi. Lei invece è una donna e San Siro è enorme. Il gran giorno alla fine arriva e piove pure. La Pausini canta davanti a 70.000 persone in delirio sotto la pioggia per due ore e mezza. Non una pioggerella estiva, un nubifragio, lei è fradicia, dalla sesta canzone non sente più nulla, gli auricolari zuppi d’acqua e il microfono che perde colpi. E alla fine è un trionfo, dettato più dall’adrenalina, dalla forza e dall’energia trasmesse da tutta quella gente sotto e intorno al palco che accompagna lo spettacolo. A loro, e a tutti quelli che amano le sue canzoni, Laura Pausini ha voluto dedicare questo libro fotografico, vero omaggio alle persone che hanno avuto la voglia di gioire e cantare con lei “dal primo all’ultimo minuto, fradici, felici, unici”.
“Non amo i bilanci… non mi fermo mai” – scrive – e, mentre in volo torna da Los Angeles, decide di pubblicare il nuovo album di cover “Io canto”, una sfida nuova e affascinante perché “ci vogliono passione e carattere per decidere di registrare un album di canzoni che non hai scritto tu”. In questo libro-diario la cantante romagnola non parla solo del lavoro, si lascia andare ai ricordi di famiglia, racconta la morte della nonna che rappresenta un nuovo impegno, una nuova urgenza interiore da portare avanti. Poi la preparazione del concertone di Milano torna a prendere il sopravvento su tutto. Il 16 maggio 2007 è il suo trentatreesimo compleanno e lei lo trascorre a fare le prove musicali per lo show. C’è un clima di tensione perché al 2 giugno, la data del concerto di Milano, manca poco e Laura con la sua band vuole dimostrare a tutti che le piace da morire quello che fa e come lo fa. Un vero stress che la costringe a lottare contro la sua natura: “sto facendo ginnastica quattro volte alla settimana – scrive – ma non amo fare ginnastica, sono del Toro, sono pigra”. Inarrestabile Laura: dopo aver vinto un altro Grammy, dopo un tour per il mondo che l’ha consacrata per l’ennesima volta regina della musica internazionale, dopo visite nei vari paesi del mondo, eccola ancora pronta per il concerto evento a San Siro. Uno stadio nel quale di solito giocano e suonano solo gli uomini. Un pratone e degli spalti in cemento dove solo cantanti maschi e molto “rock”, come Vasco e Ligabue, hanno osato proporsi. Lei invece è una donna e San Siro è enorme. Il gran giorno alla fine arriva e piove pure. La Pausini canta davanti a 70.000 persone in delirio sotto la pioggia per due ore e mezza. Non una pioggerella estiva, un nubifragio, lei è fradicia, dalla sesta canzone non sente più nulla, gli auricolari zuppi d’acqua e il microfono che perde colpi. E alla fine è un trionfo, dettato più dall’adrenalina, dalla forza e dall’energia trasmesse da tutta quella gente sotto e intorno al palco che accompagna lo spettacolo. A loro, e a tutti quelli che amano le sue canzoni, Laura Pausini ha voluto dedicare questo libro fotografico, vero omaggio alle persone che hanno avuto la voglia di gioire e cantare con lei “dal primo all’ultimo minuto, fradici, felici, unici”.
Resta esperar... solamente y me gustaria mucho tenerlo para dar un criterio mas amplio.
Leyendo de gente que ya lo a comprado..pues dice que la primera parte tiene partes del diario de las misma Laura y que luego vienen fotos de su concierto de San Siro ( que por lo que describen son espectaculares), sobre los anuncios de prensa y felicitaciones por su concierto en el estadio de Milan.
sabemos que el concierto fue simplemente sin precedentes ( para los tenemos el dvd y cd de san siro...es lo maximo)
finalmente la paciencia tendra recompenza.